Skip to main content

Tik Tok rappresenta una novità significativa per il mondo dei social network, soprattutto per la forza con cui si è diffuso a livello globale. In pochi anni è diventato un fenomeno culturale pervasivo, presente nella vita quotidiana, nei luoghi pubblici, nei media tradizionali e nelle conversazioni di tutti i giorni. E’ particolarmente popolare tra i giovani che lo utilizzano per creare e consumare una vasta gamma di contenuti: da video comici e balletti virali a clip più seri e impegnati, come testimonianze di guerra o proteste

In questo senso, TikTok si comporta come un grande tritacarne digitale, dove tutto può essere mescolato, rielaborato e trasformato.

Tuttavia, se guardiamo più a fondo, TikTok non nasce completamente dal nulla. Le sue radici affondano in esperienze precedenti come Vine, Snapchat e le Instagram Stories.

Ciò che lo rende davvero innovativo e l’intensità con cui i contenuti vengono creati, remixati e distribuiti.

Per questo motivo, TikTok va inteso non solo come una semplice app o tecnologia, ma come una forma culturale nuova, che cambia il nostro modo di comunicare e rappresentarci.

Studiare TikTok, però, non è facile. Si tratta di un fenomeno giovane, in continua evoluzione e spesso sottovalutato. Esiste infatti un certo pregiudizio nei suoi confronti: molti lo considerano un luogo di intrattenimento pericolo che non fa altro che diffondere una sorta di panico morale.

Un approccio che rischia di essere miope. Gli studiosi della comunicazione devono cercare di capire TikTok senza avere pregiudizi, riconoscendo che è uno spazio in cui si costruiscono linguaggi, identità e relazioni sociali. Solo così si può promuovere una vera educazione mediatica, consapevole e critica.

TikTok oggi: tra musicalità e viralità

TikTok, oggi una delle piattaforme digitali più influenti al mondo, affonda le sue radici proprio nella musica. In origine, infatti, si chiamava Musical.ly ed era pensata principalmente per permettere agli utenti di interpretare canzoni in playback (il cosiddetto lip sync) o realizzare piccole coreografie su brani di tendenza.

In questo modo, la fruizione musicale si è trasformata: non si trattava più solo di ascoltare passivamente un brano, ma di viverlo attraverso l’esperienza visiva e corporea. La musica diventava così qualcosa da rappresentare, imitare, trasformare in performance.

Questa logica è rimasta al centro dell’identità di TikTok anche dopo la fusione con Douyin (la versione cinese dell’app), ma si è evoluta in una dinamica memetica molto potente. I contenuti sulla piattaforma si diffondono attraverso meccanismi virali: un video che piace viene replicato, modificato, reinterpretato, dando. vita a trend che si moltiplicano rapidamente. È questo il motore che ha portato al successo personaggi come

Ma cosa rende possibile questa viralità così esplosiva? Il segreto è in un ecosistema fatto di algoritmi, che adottano una strategia chiamata cold start dove anche un video di un profilo appena creato può essere mostrato a un pubblico ampio, se il contenuto dimostra potenziale.

TikTok sperimenta continuamente, profilando in modo preciso i gusti degli utenti per offrire contenuti sempre più personalizzati nella For You Page, la celebre EXP.

Dal punto di vista comunicativo, TikTok rappresenta una forma di comunicazione ipersociale, dove le persone si sentono quasi obbligate a mostrarsi e raccontarsi attraverso brevi video. È una piattaforma che invita alla performance continua, trasformando ogni utente in un piccolo broadcaster.

Effettivamente, molti utenti scorrono su Tik Tok in un flusso infinito, proprio come se fosse un canale TV in cui si zappa da un programma all’altro (scrolling).

Noi di Florida Style Agency proponiamo anche la creazione di contenuti su Tik Tok perché riteniamo che possa essere un buon biglietto da visita virtuale per le vostre aziende, soprattutto se il vostro target è giovane.