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Spesso, quando si parla di marketing, l’attenzione è tutta puntata su un obiettivo: ottenere nuovi clienti.
Siamo bombardati da strategie per generare contatti, fare lead generation, attrarre l’attenzione. E va bene così: senza nuovi clienti un’attività non cresce.

Ma c’è una domanda molto più importante (e spesso trascurata) che ogni imprenditore o professionista dovrebbe farsi prima ancora di investire in pubblicità o campagne online:

“Se domani arrivano 100 nuovi contatti… sono pronto a gestirli?”

Perché vedi, acquisire un contatto è solo il primo passo. È come far entrare qualcuno dalla porta del tuo negozio. Ma se non hai chiaro cosa fargli trovare dentro, dove indirizzarlo, come accompagnarlo… quel cliente uscirà senza comprare nulla. E forse non tornerà più.


Serve un percorso chiaro e prestabilito:

Quando acquisisci un lead — che sia tramite una sponsorizzata, una newsletter, un modulo contatti o un DM su Instagram — devi già sapere dove vuoi portarlo.

Non puoi aspettare che sia lui a capire da solo cosa fare.
Devi accompagnarlo in un percorso, passo dopo passo. Un percorso che lo aiuti a:

  1. Conoscerti meglio

  2. Capire cosa puoi fare per lui

  3. Provare i tuoi servizi o prodotti

  4. Tornare

  5. Fidarsi al punto da non voler più cambiare

Se non hai questo percorso già mappato, rischi di bruciare i contatti appena acquisiti, lasciandoli lì, confusi o dimenticati. E quei clienti potenziali, con il tempo, si trasformano in clienti inattivi: persone che hai pagato per raggiungere, che avevano mostrato interesse… ma che si sono perse per strada.


La strategia del 20-40-60: dalla prima visita alla fidelizzazione

C’è un principio molto interessante che in molti settori funziona in modo quasi matematico: un cliente si fidelizza davvero dopo aver acquistato 3 volte da te.

  • 20% è il coinvolgimento dopo il primo acquisto: è ancora in fase esplorativa.

  • 40% dopo il secondo: inizia a fidarsi, ma non è ancora legato a te.

  • 60% dopo il terzo: ora puoi dire che è un cliente fidelizzato.

Ed è qui che nasce il concetto di “percorso pronto”: un funnel, un sistema, un insieme di azioni che hai già pianificato per accompagnare ogni nuovo contatto lungo questi 3 step fondamentali.

Il percorso può includere:

  • Email automatiche dopo il primo acquisto

  • Un invito a provare un secondo servizio a prezzo speciale

  • Contenuti personalizzati che rispondono ai suoi bisogni

  • Una telefonata di follow-up o un messaggio personale

  • Un’offerta esclusiva riservata a chi ha già comprato una volta

Il punto non è vendere subito tutto. È guidare la persona a tornare, perché ogni ritorno costruisce fiducia. E la fiducia, oggi, vale più della pubblicità.


Senza percorso = clienti persi (anche se li hai pagati)

Il problema non è non saper vendere. Il problema è non avere una visione chiara del dopo.

Perché puoi investire anche 10.000€ in ads e portare traffico qualificato al sito o al negozio. Ma se non hai preparato nulla per trattenere quei clienti, li perderai. E quando vorrai recuperarli — con strategie di riattivazione, campagne email o follow-up — sarà tutto più difficile. Possibile, certo. Ma più costoso e meno efficace.

Per questo, prima ancora di chiederti “Come porto più clienti?”, chiediti:

“Cosa succede una volta che li ho portati?”


E la riattivazione dei clienti inattivi? Ne parleremo presto…

Riconquistare un cliente perso è tutta un’altra battaglia. E sì, si può fare — con strategie dedicate, automazioni intelligenti, contenuti mirati.
Ma prima ancora di pensare a riattivare chi se n’è andato, lavora per non perderli.