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Immagina di trovarti improvvisamente, mentre guidi la tua auto, nel centro di Londra. Dovrai guidare a sinistra e ogni tuo movimento sarà difficoltoso, contrario alle tue abitudini, lento e pesante.
Lo stesso accade quando un sito non è studiato in vista dell’esperienza dell’utente.
Si chiama User Experience Design, riassunto in UX, ed è lo strumento per rendere l’esperienza di navigazione più semplice, piacevole e naturale possibile.

Se quando entri in un sito il menù è poco chiaro, devi scorrere il mouse a destra e sinistra senza alcuna logica, scollare frequentemente e, in più, le pagine si caricano lentamente, la considererai un’esperienza pessima ed eviterai quel sito. Il che è una rovina per il sito e per l’azienda che gli sta dietro e che, con quel sito, vuole vendere la propria immagine o i propri prodotti.

Quindi, che cos’è l’esperienza utente? Il modo in cui una persona si sente quando si interfaccia con un sistema. Il sistema potrebbe essere un sito Web, un’applicazione Web o un software desktop: in sostanza, si tratta dell’interazione fra uomo e computer.
Coloro che lavorano su UX (chiamati designer UX) studiano e valutano il modo in cui gli utenti si sentono nei confronti di un sistema, osservandone la facilità d’uso, la percezione del valore del sistema, l’utilità, l’efficienza nell’esecuzione delle attività e così via: la progettazione dell’UX consiste nel cercare di far sì che gli utenti possano giudicare positivamente queste caratteristiche.
I progettisti di UX guardano anche ai sottosistemi e ai processi all’interno di un sistema. Ad esempio, studiano il processo di pagamento di un sito Web di e-commerce per vedere se gli utenti trovano il processo di acquisto di prodotti dal sito Web semplice e piacevole.
L’UX è un campo relativamente nuovo e il termine è stato coniato dal dottor Donald Norman, un ricercatore di scienze cognitive che è stato anche il primo a descrivere l’importanza della progettazione centrata sull’utente (l’idea che le decisioni di progettazione dovrebbero essere basate sui bisogni e le esigenze degli utenti).
Oggi, con tanta enfasi sulla progettazione centrata sull’utente, descrivere e giustificare l’importanza di progettare e migliorare l’esperienza dell’utente sembra quasi superfluo eppure, sino a non molto tempo fa, le decisioni di web design erano basate su ciò che piaceva al creativo e a ciò che si pensava che l’utente avrebbe trovato bello da vedere.

Chi può trarre vantaggio dall’UX Design?

Probabilmente tutti, ma non tutte le aziende possono avere una figura dedicata. È anche vero che i siti web semplici non hanno bisogno di riflessioni complesse sull’esperienza utente. È sufficiente pensare a un menù chiaro, valutare l’importanza dell’UX copy, sforzandosi di trovare un linguaggio-pulsanti che sia semplice ma interattivo, che chiami all’azione: per esempio, un pulsante con su scritto “I nostri prodotti” non è la stessa cosa di un pulsante che riporta la scritta “Guarda i nostri prodotti”.
È ovvio che sono i siti molto complessi ad avere maggior necessità di UX Design.
Anche se l’UX design è una disciplina straordinaria e necessita di una specifica professionalità, non fa miracoli e non è detto che funzioni sempre: ogni utente è diverso e quindi l’esperienza utente non sempre funziona. Non esiste una soluzione semplice: è necessario progettare esperienze specifiche e promuovere determinati comportamenti dell’utente ma non è possibile imporre, fabbricare e prevedere l’esperienza utente.
Ugualmente, come non è possibile progettare un’esperienza utente unica, non è possibile replicare l’esperienza utente da un sito web a un altro, perché saranno diversi gli utenti, saranno diversi i valori, i prodotti, la vision dell’azienda che sta dietro al sito web.

Usabilità è la parola chiave

Una caratteristica comune per una buona esperienza utente è l’usabilità e svolge un ruolo importante nelle esperienze efficaci e piacevoli. Ugualmente, quando gli utenti navigano su un’interfaccia, c’è bisogno di velocità. Più è veloce per loro trovare ciò che stanno cercando, più tempo risparmieranno e più saranno soddisfatti.
Da non sottovalutare, è anche l’importanza della “narrative”, ovvero dello storytelling svolto dal design del sito: coinvolgendo le emozioni degli utenti e attingendo a elementi familiari, i designer di UX raccontano storie e offrono informazioni.
Anche un menù strutturato con semplicità fa sicuramente parte dello studio di UX design. Specialmente se il menù è a più livelli, è necessario prevedere che i movimenti del mouse non siano troppo complicati o non naturali. Un recente studio ha rivelato che il miglior menù dovrebbe trovarsi non in alto ma a sinistra, perché la nostra tendenza è di leggere, ovviamente, da sinistra a destra e i nostri occhi coglierebbero quindi l’informazione più rapidamente.

UX Design: i grandi e-commerce internazionali

Questi sono solo alcuni esempi per spiegare la complessità dell’UX design, che però sta prendendo piede specialmente nei grandi e-commerce internazionali, dove il cliente deve raggiungere rapidamente e con efficacia i prodotti da visionare, metterli a confronto, leggere le recensioni e prendere la propria decisione: in questi casi, l’utente dovrà per forza passare da un menù primario a uno secondario e magari terziario quindi i sottomenù andranno posizionati e studiati per permettere una navigazione fluida. In sostanza, senza perdere troppo tempo, restando sulle pagine il tempo giusto per comprendere e, infine, passare con facilità al pagamento.

Sperimentare la navigazione in questi siti è sicuramente un buon esercizio per tradurre nel piccolo un’esperienza utente che sia, perlomeno, semplice e appagante.